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Gli scenari 2020

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Intervista a Stefano Zanirato

Socio fondatore e direttore commerciale di FINESTRA 4 di Tolmezzo

Ripartenza aziende Stefano Zanirato

Come ha vissuto la sua azienda il periodo di quarantena? Vi siete fermati? Avete mantenuto i contatti con i clienti, in che modo? E con i collaboratori cosa avete fatto? 

É stata una situazione particolare all'inizio perché fin da subito, sia per lo spirito che ci contraddistingue sia per alcune scelte che avevamo già fatto ad inizio 2020, lavorando da una pluralità di sedi staccate, eravamo abituati a dialogare a distanza ed avevamo a disposizione tutta una serie di strumenti per le videoconferenze, sebbene non l'avessimo mai fatto con questa continuità. Durante il lock down quindi nonostante il fatto di dover chiudere la parte produttiva e le installazioni, gli uffici tecnici e commerciali sono stati costantemente aperti ed in contatto tra di loro, creando momenti di condivisione per focalizzarci sul come restare in contatto con tutti i nostri clienti e come mettere subito a frutto questa enorme quantità di tempo disponibile. Abbiamo nel concreto continuato a sviluppare tutta la parte social ed il nostro sito web, riattivare contatti con vecchi  clienti e creare contenuti video sia informativi che commerciali. Abbiamo inoltre creato F4 TALK, un format basato su interviste dedicate al professionista. Tutte queste attività hanno contribuito a farci ripartire in una posizione di vantaggio, mantenendo il contatto costante con i clienti che a loro volta si sono sentiti stimolati e si sono tenuti in contatto con noi.

Qual è lo scenario di mercato con il quale vi state confrontando oggi?

Il dato che ci dà maggior conforto è che siamo riusciti a fine giugno a raggiungere l'obiettivo che ci eravamo prefissati sia in termini di preventivi erogati ma soprattutto di trattative concluse con successo: il portafoglio ordini a fine semestre era allineato a quanto ci eravamo proposti a inizio anno. I due mesi di chiusura e il mese di riapertura parziale peseranno senz'altro, ma a dispetto dei primi segnali molto foschi oggi possiamo essere fiduciosi.

Tra i settori da Lei serviti quale la preoccupa di più pensando al recupero e per quale si sente più ottimista?

Prevalentemente noi operiamo con professionisti legati alle costruzioni residenziali e privati; alla ripartenza abbiamo notato un rinnovato entusiasmo legato alla voglia dei privati di rinnovare casa cercando un maggiore comfort abitativo, dopo averla vissuta per oltre 2 mesi in modo continuativo: questo si è tradotto in un boom di richieste. Se poi uniamo questo interesse al famoso Super Ecobonus, ormai sulla bocca di tutti, il livello di interesse per la casa è diventato primario. Per quanto riguarda invece gli interventi sulle strutture legate a ristorazione e turismo, le previsioni non sono delle più rosee.

Qual è oggi l'atteggiamento del consumatore finale verso l'acquisto di serramenti? Secondo lei ci sarà un upgrade reale delle abitazioni?

Al di là dell'estetica, c'è sicuramente una maggiore attenzione alle prestazioni ed al comfort massimo ottenibile con l'intervento, inclusi aspetti sui cui noi abbiamo puntato molto da diversi anni, come la ventilazione meccanica: la casa deve respirare, al di là delle buone abitudini delle persone c'è la necessità di un ricambio per il benessere abitativo e vivendoci per molto tempo ci si è resi conto di queste criticità.

Super Ecobonus 110%: quali aspettative ripone in questo incentivo? Lo sconto in fattura è un bene o un problema?

Abbiamo cercato di mantenere un profilo basso, dando informazioni attraverso i nostri canali ma allo stesso tempo cercando di far comprendere ai clienti come “non esistano pranzi gratis”, senza quindi illudere le persone del fatto che si possa intervenire rifacendosi casa a costo zero. Stiamo gestendo le moltissime chiamate che arrivano dai clienti che fantasticano di ristrutturare casa in modo totalmente gratuito invitandoli ad attendere le linee guida attuative, per capire meglio. La finalità primaria di questi incentivi è di raggiungere gli standard di efficienza energetica del nostro patrimonio edilizio pattuiti con la comunità europea, quindi ben vengano tutti gli strumenti utili a garantire questo miglioramento specie sugli edifici più datati, su condomini e quindi immobili posseduti da chi non ha la disponibilità economica e la capienza IRPEF per ammodernarli. E' un approccio etico, la finalità non può essere quella di sostituire un serramento per sfizio, mentre è urgente intervenire sui vecchi edifici dotati ancora di finestre a vetro singolo.

Fiere di settore: quale atteggiamento ha oggi nei confronti di questi eventi? Prevede di visitarli come di consueto in futuro?

Le fiere di settore sono importanti per l'aspetto professionale e personale che racchiudono. Sicuramente questa fase di lock down ci ha permesso di sfruttare il canale digitale, che semplifica e fa risparmiare del tempo, ma esso non può sostituirsi al contatto umano e la possibilità di vederci di persona, guardarsi negli occhi in maniera ravvicinata e condividere la convivialità che sicuramente aiutano a mantenere saldi i rapporti. E' bene quindi mantenere l'abitudine a partecipare a questi eventi, oltretutto voi di COLFERT li organizzate sempre in grande stile per cui riuscite ad unire tutti questi aspetti in maniera egregia.

Quali sono le sue previsioni da qui a fine anno? Si potrà recuperare parte il fatturato?

Guardando al nostro orticello siamo piuttosto ottimisti: le risposte che abbiamo ottenuto in fase di chiusura e le vendite sviluppate nei mesi successivi, da maggio ad oggi, ci danno fiducia nel prosieguo del 2020 e posso affermare che abbiamo già in cantiere un portafoglio lavori che ci garantisce lavoro programmato fino ad autunno inoltrato, saturando la nostra capacità produttiva e di posa. C'è un misurato ottimismo, e i prossimi mesi saranno cruciali per capire come sarà l'inizio 2021 anche alla luce dell'incentivo 110%.