COLFERT SI CERTIFICA FAMILY AUDIT
Da ormai qualche anno si discute in COLFERT in modo serio e pragmatico di sostenibilità: siamo Società Benefit dal 2022 non solo perché abbiamo a cuore il bene del pianeta ma anche e soprattutto perché ci interessano le persone.
Al centro dei nostri valori e del nostro agire infatti c’è la Persona: “il rispetto di ogni persona è elemento fondante di tutti i rapporti. L’azienda è un luogo dove ognuno può esprimere le proprie qualità personali.” In una delle sue declinazioni più importanti per noi, quella “sociale”, sostenibilità significa proprio garantire condizioni di benessere umano (sicurezza, salute, partecipazione, giustizia) equamente distribuite. Ed è attratti da questo concetto di benessere in senso lato e guidati dai nostri valori fondanti che abbiamo deciso di intraprendere il percorso Family Audit.
Ma di cosa si tratta esattamente?
Lo standard Family Audit è uno strumento di management e di gestione delle risorse umane a disposizione delle aziende che vogliono certificare il proprio impegno nell’adozione di politiche di gestione del personale, orientate alla conciliazione dei tempi della vita lavorativa con i tempi della vita familiare, nell'ottica del benessere lavorativo. Si tratta di uno standard ideato in Trentino e poi diffuso a livello nazionale grazie ad un protocollo d'intesa sottoscritto nel dicembre 2014 dalla Provincia autonoma di Trento con la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il processo di certificazione – che ha una durata temporale di 3 anni e 6 mesi – è accompagnato da consulenti e valutatori iscritti all'Albo degli auditors dello standard “Family Audit”. Alcuni dati*: in Italia sono 370 le organizzazioni coinvolte per oltre 213.000 dipendenti/collaboratori interessati dal processo, suddivisi piuttosto equamente tra maschi e femmine, come a dire che non si tratta, come gli stereotipi talvolta vorrebbero farci pensare di una cosa da donne! Il nostro processo di certificazione ha inizio ad Aprile 2023 quando con l’aiuto di una consulente Family Audit, la dottoressa Erika Brentegani, abbiamo dato il via ad un rigoroso ed approfondito processo di auditing, grazie al quale ogni comparto aziendale ha avuto voce affinché potessero emergere tutte le idee, gli spunti di miglioramento, le difficoltà e le proposte da parte di chi vive realtà lavorative e personali diverse. Il gruppo che è stato costituito infatti è eterogeneo per età, sesso, ruolo aziendale, carichi di famiglia etc. Abbiamo indagato molti aspetti della nostra organizzazione come orari, processi e luoghi di lavoro, della cultura e della comunicazione aziendale, del welfare e delle nuove tecnologie, oggi come oggi sempre più un partner imprescindibile per molte azioni di flessibilità. Grazie a tutti gli spunti emersi è stata stilata una lista di azioni, di misure concrete di conciliazione da mettere in pratica nell’arco dei prossimi 3 anni che sono state sottoposte al vaglio della Direzione che le ha tutte approvate, segno di quanto Colfert creda in questo progetto e nell’importanza dello stare bene dei propri collaboratori.
Non solo, questo processo si inserisce di fatto in un percorso cominciato almeno 15 anni fa ma che negli ultimi anni ha avuto una accelerazione dovuta alla crescita del numero delle persone ma anche alla necessità di dare seguito e concretezza alle istanze dei nostri collaboratori.
Tutte le azioni sono contenute nel Piano Aziendale che è il documento di programmazione delle attività di conciliazione che intendiamo realizzare nel corso del processo Family Audit che ci accompagnerà per i prossimi per 3 anni. Il nostro Piano è un piano ambizioso che si compone di 26 azioni che spaziano in tutti i sei macro-ambiti individuati affinché tutta la popolazione aziendale, qualunque sia la propria situazione personale, familiare, anagrafica etc. possa in qualche modo beneficiarne. Il 9 novembre abbiamo ricevuto la visita del valutatore, la dottoressa Francesca Torelli, anch’essa iscritta all’Albo degli Auditors che ha verificato la coerenza del processo di certificazione attuato dalla nostra organizzazione con lo standard Family Audit, in particolare andando a valutare l’impatto delle misure contenute nel Piano aziendale nell’accrescere la conciliazione vita e lavoro della nostra organizzazione. (Siamo ora solo in attesa della delibera del consiglio dell’Audit).
Ciò che più ci piace e ci sembra essere la forza di questo piano è l’inclusività dell’insieme delle misure, un piano pensato e creato a più mani, nato da una grande operazione di ascolto e che, accanto ai tanti obiettivi ha anche quello di farsi promotore di un processo di cambiamento soprattutto culturale, dove la conciliazione è stata per anni vista, in modo stereotipato come una esigenza da declinarsi solo al femminile.
